MILLE

MILLE
di Andrea Muzzi

Con Ninni Bruschetta e Annagaia Marchioro
Spazio e luci Stefano Valentini
Regia Andrea Muzzi
Produzione BAM Teatro
testo inedito-mai rappresentato – Debutto Nazionale
 

Mille è una commedia sul paradosso della gentilezza
Pietro è un uomo qualunque, così gentile da appartenere a una razza in via di estinzione.
Costanza è una intransigente burocrate che, dagli abissi di un ufficio pubblico, sta lottando con tutta sé stessa per diventare direttrice generale e riscattarsi da una vita spesa a timbrare pratiche.
Per fare lo scatto di carriera tanto agognato le manca solo la pratica numero Mille e quell’uomo dall’aria mite sembra l’occasione giusta per prendere la sperata rincorsa. I due si incontrano sotto il neon dell’ufficio numero 8, iperbole di un fantomatico futuro in cui una burocrazia distorta che sanziona la gentilezza e premia l’odio ha preso il sopravvento sull’umanità.
La colpa di Pietro? Non certo il fatto di aver stazionato fermo al semaforo per ben 37 secondi, provocando così il naturale turpiloquio dell’automobilista dietro di lui.
Comportarsi male è eticamente corretto nel mondo di Mille, ma non reagire all’odio ricevuto con l’odio dovuto, quello sì che è illegale. Con il suo comportamento irresponsabile, con questa educazione inopportuna, Pietro Marconi ha creato una falla nel sistema, con chissà quali conseguenze per l’ordine pubblico… Ora però dovrà fare i conti con Costanza, un mastino senza cuore determinato a concludere con buon esito la pratica più difficile della sua carriera.
Chi dei due avrà la meglio?
Due personaggi opposti, a tratti surreali, si scontrano nell’arena di un mondo parossistico, interrogandoci, a suon di risate, sul degrado etico a cui assistiamo nella vita di tutti i giorni.
 

 

LOCANDINA E FOTO DOWNLOAD

Tournée

Mangia!/reload

 
Mangia!/reload
di e con Anna Piscopo
Produzione BAM Teatro

Mangia!/reload è la storia di una giovane donna che tenta di sbarazzarsi del suo ruolo di emarginata che vive nel mondo provinciale, gretto e bigotto in cui è nata. Per conquistare l’agognata promozione sociale, parte per Roma alla ricerca di un lavoro o di un uomo che possa sistemarla. Perché è questo che le hanno insegnato: si riesce grazie all’uomo, per cui nutrire soggezione e usando il corpo come pura merce di scambio. C’è anche il lavoro, ma quello della fisicità, della fatica, del dolore: altro non esiste. Il suo è l’inizio di un vagare confuso, istintivo, quasi bestiale tanto è senza punti di riferimento.
Lei sente, soffre, si ribella ma radici originarie sono troppo interiorizzate.
E diventa suo malgrado la preda ideale per un gioco al massacro dove finirà travolta e divorata dalla brutalità di una società spietata. Tornerà indietro, nel suo paese tra le grinfie di una madre che la obbliga a mangiare a nutrire sempre e solo il corpo voracemente.
Priva di una sua identità, senza nulla di veramente suo, per liberarsi dal condizionamento che la perseguita come una furia, dovrà letteralmente divorare la sua famiglia.
Mangia! usa il cibo come metafora di violenza e sfruttamento nella famiglia e nella società.

Tournée

  • 09-mag-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – info@bamteatro.com
  • 10-mag-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – info@bamteatro.com
  • 11-mag-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – info@bamteatro.com
  • 12-mag-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – info@bamteatro.com
  • 15-mag-2024 Lisbona – Boutique da Cultura – www.boutiquedacultura.org
  • 16-mag-2024 Lisbona – Boutique da Cultura – www.boutiquedacultura.org

Me ne vado

               

Foto di Stefania Valletta

 

 

 

ME NE VADO

Testo e regia di Anna Piscopo
Con Marial Bajma Riva e Anna Piscopo
Produzione BAM Teatro
Testo inedito – prima rappresentazione
(autrice e interpreti under 35)
Finalista Premio InDivenire Roma
Vincitore Residenza Humus 2024 – Artisti nei territori
Finalista Marte Live 2024 – Sezione Teatro

 

 

Me ne vado è un dramma sul tema dell’attesa (intesa come dimensione ontologica).
Oggetto dell’ attesa in questo caso è un’alluvione che ha una dimensione più simbolica che realistica. L’alluvione come metafora di punizione divina o invece di salvezza, ma il suo “non arrivare” nega lo sviluppo di ogni senso possibile.
Il testo è costruito attorno a due personaggi, immobili nel pensiero in uno spazio ai confini della realtà.
Carina e Dolores esistono insieme, come un’unità drammaturgicamente inscindibile, nonostante abbiano un loro personale vissuto che di tanto in tanto viene fuori con evidente differenza.
La loro funzione sembra esaurirsi nella dimensione della coppia presente: né i ricordi, né la presa di coscienza del perché si trovano lì (si saprà nella rievocazione, di un massacro che hanno commesso) le modifica, determinando un cambio nell’azione.
Condensato in un atto unico, il testo cerca di rispettare, scena dopo scena, un principio di simmetria per cui le situazioni si riflettono, come un gioco di specchi, annunciando epifanie e piccole variazioni
Il testo, infatti, esprime l’idea dell’impossibilità della salvezza. Al termine del racconto, quando finalmente l’alluvione sembra che stia per arrivare davvero, i due personaggi si dividono nella parola (una dice di andare, l’altra di restare), ma di fatto i loro corpi restano immobili e insieme, uniti, a ribadire l’elemento della crudeltà -inteso come disarmonia tra corpo e parola -tra senso e non senso.

Tournée

  • 02-mag-2024 Roma – V Edizione inDivenire Festival – Spazio Diamante – ore 19.30
  • 22-giu-2024 Matera – Humus 2024|Artisti nei territori – IAC Centro Arti Integrate
  • 13-nov-2024 Bari – Il peso della farfalla – Teatro e luoghi dell’arte
  • 14-nov-2024 Tempio Pausania (SS) – Teatro del Carmine
  • 15-nov-2024 Ittiri (SS) – Teatro Comunale
  • 16-nov-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – Discovery 2024
  • 17-nov-2024 Cagliari – Teatro Alkestis – Discovery 2024